"Microsoft non è la sola - e neppure la più grande - proprietaria di brevetti in questo campo. Certi membri dell'ecosistema Linux possiedono un portafoglio di brevetti di rilevante importanza", ha scritto Zemlin nel proprio articolo. "Gruppi industriali come l'Open Innovation Network e il nostro programma legale, aggregano i brevetti dei nostri membri in un arsenale utilizzabile come deterrente contro attacchi predatori sui brevetti".
Zemlin ha anche ricordato come la propria organizzazione gestisca un fondo che protegge utenti e sviluppatori di software open source da eventuali cause legali relative ai brevetti.
"Non ci aspettiamo di doverlo fare, ma se necessario utilizzeremo questo fondo per difendere Linux", ha commentato il boss di Linux Foundation, che ha inoltre diffidato Microsoft dal continuare una "campagna di FUD buona soltanto per minare la fiducia nel sistema delle proprietà intellettuali statunitense".
Zemlin ricorda come nel 2005 fu lo stesso general counsel di Microsoft, Brad Smith, ad esortare il Congresso degli Stati Uniti perché riformasse l'attuale sistema dei brevetti. Secondo il dirigente di Linux Foundation, Microsoft dovrebbe "collaborare con l'ecosistema Linux per ricostruire la fiducia" di cittadini e aziende verso le attuali normative sui brevetti.
Quando scritto da Zemlin si ricollega peraltro alle recenti dichiarazioni del fondatore di Ubuntu Linux, Mark Shuttleworth, convinto del fatto che entro pochi anni Microsoft diverrà uno dei più strenui avversari dei brevetti software.
Il dirigente di Linux Foundation era già intervenuto sulla questione brevetti all'inizio della scorsa settimana, quando invitò gli utilizzatori di Linux a non temere le minacce di BigM.
Fonte: PuntoInformatico