Le comunità IT e non solo non parlano d'altro, webzine, blog, notiziari e giornali on-line ne discutono da giorni...
Ci riferiamo ovviamente alla chiusura da parte dell'FBI del più grande sito di file sharing del mondo, Megaupload, e del suo fratello minore Megavideo.
Kim Schmitz, fondatore del tredicesimo sito web più visitato al mondo, con visite pari al 4% del traffico internet mondiale, è stato arrestato con l'accusa di violazione dei diritti di Copyright e riciclaggio di denaro sporco per un'ammontare di 500 milioni di dollari americani e rischia fino a 50 anni di carcere.
Le reazioni da parte delle varie comunità mondiali non si son fatte attendere, dagli hacker di Anonymous, responsabili di aver attaccato, per protesta, siti governativi americani, tra cui ricordiamo l'FBI e quello della Casa Bianca ad altri host di file atti allo sharing, tra cui Filesonic.
Il noto sito di file sharing corre ai ripari cambiando la propria politica; se fino a poche ore fa era possibile scaricare e condividere gratuitamente dal sito qualsiasi tipo di contenuto, ora è possibile soltanto hostare dati ad uso esclusivo dell'utente che li carica.
Senza ombra di dubbio si tratta di una manovra preventita per evitare la possibile chiusura del sito, come avvenuto per Megaupload, da parte delle autorità statunitensi supportate da S.O.P.A. e P.I.P.A., in grado di colpire anche fuori dai confini americani.
Riportiamo che anche Videobb, Videozer e Fileserve han prontamente cancellato gran parte del contenuto presente nei loro database e, in alcuni casi, modificato le proprie politiche come fatto da Filesonic.
Le autorità americane stanno conducendo una guerra anti-pirateria, chiudendo interi siti web e minacciando la liberta di condivisione dei dati, siano essi protetti da Copyright o meno.
La chiusura di Megavideo e simili e la limitazione della condivisione di file non colpisce soltanto chi utilizza questi web host per scaricare materiale protetto da diritti d'autore, ma anche aziende ed utenti che sfruttano questo comodo servizio a scopi lavorativi o prettamente personali.
Temiamo che molti altri siti di file sharing verranno colpiti dall'effetto Megavideo e verranno chiusi o si auto-censureranno per paura delle autorità governative.
La sharing-mania si sta tramutando in sharing-fobia?... Seguiremo interessati gli sviluppi della vicenda.
Angelo Ciardiello
XtremeHardware Staff
XtremeHardware Staff