I nuovi server sono disponibili con processori Intel Xeon quad-core da 50 watt, Xeon dual-core da 35 e 40 watt e AMD Opteron dual-core da 68 watt.
La principale novità è data dalla possibilità, per i clienti, di ordinare certi modelli di blade con una scheda di memoria flash opzionale da 4 GB. Tale modulo prende il posto di un hard disk tradizionale e può essere utilizzato come drive di boot per Linux o come memoria cache per hard disk esterni. IBM afferma che l'SSD consuma 2 watt contro i 10 di un tipico hard disk per blade.
Il disco flash da 4 GB non è stato pensato per l'archiviazione di dati e applicazioni, ma semplicemente per avviare il sistema operativo della macchina e caricare in memoria i servizi necessari per accedere ad un sistema di storage esterno con architettura Network Attached Storage (NAS) o Storage Area Networks (SAN).
"Una soluzione diskless contribuirà ad aumentare l'affidabilità di un blade, eliminando l'unica parte mobile presente sul blade; aiuterà anche a rispondere con maggiore facilità alle variazioni in termini di esigenze di capacità all'interno di una famiglia di blade, riducendo i costi dei dischi locali per blade e dell'energia necessaria al loro funzionamento", ha affermato IBM.
I server diskless di Big Blue possono connettersi a sistemi di storage esterni per mezzo delle tecnologie Fibre Channel, InfiniBand o 10G Ethernet.
Per il momento il 4GB Modular Flash Drive può essere installato solo sul BladeCenter HS21 XM, ma IBM conta di renderlo presto disponibile anche su altri sistemi.
Tutti i nuovi blade sono inoltre dotati della tecnologia Calibrated Vectored Cooling, che gestisce in automatico la presa d'aria, la posizione del ventilatore e le tecnologie di raffreddamento delle aree per ottimizzare il flusso d'aria all'interno dei blade e dei server rack.
IBM sostiene che con i nuovi blade Intel quad-core a bassa tensione, le aziende possono risparmiare fino a 60 watt di energia per server blade a due socket: in un ambiente aziendale con 1.000 blade server ciò equivale, sottolinea l'azienda, a ridurre l'emissione nell'atmosfera di circa 9 tonnellate di anidride carbonica ogni anno.
Fonte: PuntoInformatico