Il nuovo progetto si chiama IRIS (Internet Routing in Space) e secondo il vicepresidente di Intelsat Don Brown "sarà per la comunicazione via satellite quello che ARPANET è stata per la creazione di Internet". Ambizioni non da poco, per un progetto che vede per la prima volta impegnata un'azienda privata nel guidare lo sviluppo di un satellite con applicazioni militari.
La principale novità di IRIS è la presenza di un vero e proprio sistema di instradamento IP a bordo. Fino ad oggi i satelliti si limitavano a fungere da ripetitori per i segnali provenienti dalla superficie: le truppe e il personale inviati nelle zone non coperte dai comuni mezzi di comunicazione erano quindi costretti a dotarsi di complessi dispositivi per il routing.
Eliminare questo passaggio consentirà di migliorare le prestazioni e rendere più flessibile l'uso della rete anche in una giungla o in pieno deserto: IRIS sarà perfettamente attrezzato per videochiamate, navigazione o qualsiasi altro servizio fruibile su qualunque computer e senza la lentezza tipica delle comunicazioni via satellite attuali.
Sviluppare un vero e proprio router da mettere in orbita a 36mila chilometri di altezza non sarà un lavoro semplice: se ne occuperà Cisco in collaborazione con SEAKR Engineering, l'azienda specializzata in ingegneria aerospaziale che curerà inoltre l'integrazione dei sistemi.
Andrà tenuto conto delle interferenze elettromagnetiche degli altri satelliti, dei disturbi causati dal vento solare, del ritardo di circa 600 millisecondi che caratterizza le comunicazioni con i satelliti GEO, per non parlare delle massicce radiazioni che sulla Terra vengono filtrate dall'atmosfera e che invece investiranno in pieno gli apparati posti nello spazio.
Le caratteristiche di questo nuovo sistema sono state chiarite dalla stessa Intelsat in un documento pubblicato qualche giorno fa: il satellite designato a portare in orbita il dispositivo si chiamerà IF-14 e sarà lanciato all'inizio del 2009. Si posizionerà a 45 gradi di longitudine Ovest sopra l'Equatore, coprendo Africa, Americhe ed Europa. Sarà in grado inoltre di comunicare con omologhi dispositivi americani o di altre nazioni, rendendo possibile l'estensione della disponibilità del servizio a tutta la superficie terrestre.
IF-14 resterà di proprietà del Governo fino al termine dei test militari, che riguarderanno la messa in comunicazione in tempo reale delle truppe dislocate sull'intera zona coperta. Passerà poi nelle mani di Concerto Advisor (un private equity fund), che provvederà alla raccolta dei capitali per lo sviluppo del progetto e che in seguito lo trasformerà in un satellite di comunicazione commerciale.
Si vanno concretizzando le iniziative per estendere la ragnatela della rete globale al di fuori dei confini terrestri: ciascun satellite della generazione che nascerà con IRIS sarà in grado di interagire con qualsiasi dispositivo a terra o in orbita, attraverso il semplice protocollo IP e garantendo una copertura che si estenderà allo spazio limitrofo al pianeta.
Oltre alle implicazioni scientifiche inerenti all'esplorazione del Sistema Solare (anticipate dalla NASA a proposito dei viaggi su Marte), sarà possibile anche la realizzazione di sistemi di monitoraggio per la ricerca di eventuali asteroidi in rotta di collisione con la Terra.
Fonte: PuntoInformatico