In linea con una pratica poco seguita al di qua dell'Atlantico, il rialzo viene annunciato con molti mesi di preavviso: sarà operativo solo dal prossimo 15 ottobre. Da quel momento in poi, infatti, registrare per un anno un dominio.com costerà 6,42 dollari contro i 6 attuali e un.net passerà dai 3.50 dollari di oggi a 3.85.
Com'è comprensibile, VeriSign sottolinea come questo aumento sia il primo dal 1999, ovvero da quando ICANN introdusse delle soglie tariffarie per le registrazioni di domini.
L'innalzamento delle tariffe di base viene giustificato anche con lo smisurato aumento nel numero di servizi Internet in tutto il Mondo. Se nel 2000 sui server DNS gestiti da VeriSign si registravano un miliardo di query al giorno, oggi questo dato è aumentato di 30 volte, impegnando molto di più le infrastrutture dedicate.
"Il volume del traffico - si legge in una nota diffusa dalla società - continua ad aumentare assieme alla crescente richiesta di servizi più orientati alle esigenze degli utenti, alla diffusione di dispositivi wireless connessi alla rete e alla proliferazione di tecnologie e servizi basati sul servizio DNS".
Su tutto questo si innesca la questione sicurezza, particolarmente delicata proprio per i ripetuti assalti ai server di instradamento del traffico. A detta di VeriSign, gli attacchi dal 2000 ad oggi sono cresciuti del 700 per cento e da qui al 2008 ci si attende un ulteriore incremento del 50 per cento. L'azienda sottolinea come contro questo genere di minacce abbia dato vita al Progetto Titan, pensato per espandere, da qui al 2010, di 10 volte l'infrastruttura internet dell'azienda.
Il progetto, spiega VeriSign, consentirà da qui a tre anni di aumentare la capacità giornaliera di query DNS da 400 miliardi al giorno ad oltre 4 mila miliardi "e incrementerà la larghezza di banda aggregata della rete dei propri centri nel mondo da oltre 20 Gigabit al secondo (Gbps) a più di 200 Gbps. VeriSign estenderà inoltre, entro il 2010, il numero di Regional Internet Resolution Site a oltre 100 sedi nel mondo".
Va detto che, nonostante l'aumento, i domini.com e.net si confermano tra le estensioni più economiche in circolazione. Molti altri domini, in particolare quelli nazionali come i.it o quelli "specializzati" come i.museum sono offerti in registrazione con tariffe di varie misure superiori.
Fonte: PuntoInformatico