Dell non ha fornito dettagli sull'iniziativa, come ad esempio il nome delle distribuzioni Linux supportate, ma ha promesso di fornire maggiori informazioni nelle prossime settimane. "Il conto alla rovescia parte oggi", ha proclamato l'azienda.
Il produttore texano ha anche rivelato, seppure solo a grandi linee, i risultati del sondaggio pubblico su Linux lanciato lo scorso 13 marzo. Dei circa 100mila partecipanti, oltre il 70% ha detto che vorrebbe utilizzare PC Dell, sia home che office, con Linux preinstallato. La maggior parte degli interpellati ritiene inoltre che l'hardware certificato per Linux abbia lo stesso peso, nella scelta di un nuovo PC, della distribuzione offerta con il sistema.
Secondo molti osservatori, uno dei maggiori problemi che dovrà affrontare Dell sarà fornire supporto agli utenti Linux, specie nell'ambito domestico e dei piccoli uffici. A quanto pare, però, l'azienda ha trovato un escamotage: "scaricare" l'onere del supporto alla stessa comunità open source. Dell sottolinea infatti come, nel suo sondaggio, la maggior parte degli utenti afferma di potersi accontentare degli attuali forum di assistenza community-based. In questo modo l'azienda di Dallas potrà concentrarsi sui servizi di supporto alle aziende e ridurre sensibilmente i costi legati alla formazione di nuovo personale.
In questo post Dell fa poi notare come molti suoi clienti abbiano posto l'accento sulla questione dei driver per Linux, che la maggior parte vorrebbe a codice aperto e gestiti direttamente da kernel.org.
"Questa richiesta non è nuova per noi. È una procedura standard da ormai otto anni per i nostri server PowerEdge, che oggi non necessitano più di alcun driver closed source", ha commentato Dell. "Sui nuovi desktop e notebook Linux-based utilizzeremo, per il maggior numero di componenti possibile, i driver che fanno già parte della linea principale di kernel forniti da kernel.org. In questi casi i driver si troveranno già inclusi nella distribuzione che sceglierete. Questi includeranno storage, reti cablate, power management, USB ed altro ancora".
"Quando avremo la possibilità di scegliere tra un componente con driver free ed uno dello stesso tipo con driver non free, nelle nostre soluzioni Linux opteremo sempre per il componente corredato da driver free", ha aggiunto l'azienda, che nel resto del post affronta anche la questione dei driver per i modem integrati, l'accelerazione grafica e il wireless.
Colossi come Dell potrebbero giocare un ruolo decisivo nello spingere i produttori di hardware a rilasciare i propri driver sotto una licenza open source o, quanto meno, aderire all'iniziativa lanciata poco tempo fa dagli sviluppatori del kernel di Linux.
In un mercato dove Linux si può ormai considerare una reltà ben radicata, ha fatto un certo scalpore, pochi giorni fa, la notizia secondo la quale HP si rifiuterebbe di onorare la propria garanzia sull'hardware nei confronti degli utenti che utilizzano Linux.
Un sondaggio simile a quello di Dell era stato pubblicato nelle scorse settimane anche sul sito Ubuntista.it: ad oggi vi hanno preso parte oltre 1.700 persone, e i risultati possono essere consultati qui.
Fonte: PuntoInformatico