Per moltiplicare la portata di WiFi, i ricercatori hanno spiegato a cnet di essersi avvalsi di access point standard e di antenne direzionali, che invece di diffondere il segnale a 360 gradi lo concentrano verso un solo punto. Un sistema simile viene utilizzato anche dai fornitori di ADSL wireless (WADSL) per trasmettere il segnale Internet da un ripetitore radio ad un altro, ma in questo caso difficilmente si oltrepassano i 5 chilometri di portata. Il gruppo di scienziati californiano è invece riuscito, anche grazie all'uso di un protocollo di comunicazione semplificato (privo di handshaking e collision detection) a trasmettere il segnale a decine di chilometri di distanza.
Alan Mainwaring, uno dei ricercatori di Intel che partecipa al progetto, ha spiegato che le due antenne - tra le quali non devono esserci ostacoli - vanno allineate con molta precisione: si tratta di un compito tutt'altro che facile, per semplificare il quale gli ingegneri hanno progettato un'antenna in cui il segnale può essere orientato per mezzo di un segnale elettrico. In questo modo, secondo Mainwaring, è possibile instaurare la connessione anche se le antenne fisiche non sono perfettamente in linea.
Come si è detto, il sistema non è stato pensato per l'utilizzo nei paesi più sviluppati quanto per i mercati emergenti, dove può essere sfruttato per portare la connettività Internet da una località all'altra. WiMAX rappresenta la soluzione ideale per la creazione di reti wireless ad ampio raggio, ma i suoi costi sono spesso insostenibili per i paesi meno ricchi: secondo cnet il costo di un ponte radio WiMAX si aggira intorno ai 15-20mila dollari contro i 700-800 di un ponte WiFi. L'altro grande vantaggio di WiFi è che utilizza bande di frequenza generalmente libere, e dunque non sempre soggette a concessioni governative.
Il primo test sul campo della tecnologia è programmato per la fine dell'anno in Uganda.
Fonte: PuntoInformatico