Unboxing e bundle
È vero che all’interno vi è un monitor dalle dimensioni generose, ma la scatola è piuttosto ingombrante visto che una dimensione arriva quasi al metro di lunghezza. Philips mette subito in chiaro l’utilizzo tipo del prodotto, grazie alla riproduzione che lascia pochi dubbi al caso. L’apertura è centrale e dà la possibilità di estrarre l’intero bundle che è composto dal braccio con base di sostegno, un cavo DisplayPort, un cavo DVI-D DL, un cavo HDMI, un cavo D-Sub, un cavo jack audio, un cavo di alimentazione, una guida al rapido utilizzo e un CD per i driver e manuale.
La mancanza di un cavo USB per abilitare l’hub potrebbe essere data dal fatto che l’esemplare è destinato alle redazioni e non alla vendita; precisiamo comunque che anche il manuale in italiano non cita espressamente la presenza del cavo nel bundle. Tra la documentazione cartacea è presente un foglio che riporta il risultato ottenuto dal monitor per quanto riguarda l’uniformità e la fedeltà cromatica. Come già indicato nella pagina precedente, il Philips BDM3275UP viene venduto con un’uniformità della luminosità compresa tra il 93 e 105%, ma da quanto mostrato nella tabella, l’esemplare che abbiamo tra le mani rimane tra il 100-101%; pressoché perfetto. Viene assicurata la calibrazione anche dal punto di vista della fedeltà cromatica con un Delta E inferiore a 3; il grafico mostra che tra i valori selezionati non ve ne è uno che arriva addirittura a 2.
Questa volta, a differenza dei modelli Philips recentemente testati, bisogna munirsi di un cacciavite per fissare le quattro viti del braccio di regolazione ai fori VESA 100x100 mm presenti nella parte retrostante. Infine basterà apporre la base e fissarla stringendo la vite sottostante con le dita. La stessa base presenta sei gommini nella zona di contatto con la scrivania, i quali assicurano una buona adesione. Non sarà infatti facile trascinare il monitor, anche per via del peso non trascurabile.