Struttura e base di contatto
Analizzato il radiatore e la relativa parte esterna del dissipatore, passiamo dunque ad analizzare il cuore di questo Eisberg 120. Alphacool per questo AIO ha utilizzato un waterblock con pompa integrata, un approccio tutto sommato standard. Tuttavia, a differenza di altri AIO, il blocco composto dal waterblock, dalla vaschetta e della pompa è di dimensioni superiori ai concorrenti garantendo dunque l’integrazione di una pompa leggermente più prestante delle altre. Nella serie Eisberg, Alphacool ha introdotto un altro dei suoi prodotti. Parliamo precisamente della pompa modello DC-LT, pompa con corpo in ceramica ed una portato massima di 120 L/h con una prevalenza, considerevole per la categoria AIO, di 2,2 metri. La pompa ha un regime di rotazione massimo di 3900 RPM ma grazie agli adattatori inclusi nel bundle potremo ridurre, la tensione operativa quindi sia gli RPM, sia la rumorosità, che al massimo dei giri è abbastanza elevata, anche all’interno di un case. Alphacool inoltre ha voluto dare un ulteriore tocco di eleganza e classe ricavando un’apertura nel blocco e inserendo una finestrella in acrilico per osservare meglio il funzionamento.
Anche il top del blocco è dotato di ingressi con filettatura G1/4” ove sono presenti altri due raccordi a compressione per mantenere i tubi con dimensioni 11/8 mm. Non manca ovviamente il tappo con la scritta FILL, come accennato in precedenza, che ci permetterà di procedere alla manutenzione del dissipatore nel caso vi sia la necessità.
Passando alla base dell’Eisberg, troviamo come prima cosa un film plastico che protegge la base interamente in rame. La superficie è di generose dimensioni e permette agevolmente di dissipare CPU con un IHS anche di dimensioni notevoli come quelli della serie LGA 2011. Ovviamente Alphacool ha impiegato una base interamente in rame quasi lappata a specchio e di ottima qualità proprio per massimizzare lo scambio termico ed aumentare le prestazioni. Notiamo come la base sia sostenuta alla struttura da quattro viti che non intaccano minimamente la superficie di contatto.
Svitando le quattro viti presenti sulla base possiamo apprezzare lo sforzo di Alphacool per massimizzare le prestazioni di questo AIO: la superficie interna della base è caratterizzata da dei microcanali che insieme ad un jet plate anch’esso dotato di microcanali permettono di ottimizzare la pressione e il flusso durante tutto il tempo di funzionamento del dissipatore. Tutto questo procedimento prende il nome di Jet Stream Technology, proprio per la presenza di un jet plate che “indirizza” il flusso in un determinato verso ottimizzando le prestazioni, proprio come nei costosi waterblock per impianti custom.
Prima di procedere alla fase di test andiamo ad analizzare le ventole fornite in dotazione.